COME SONO PASSATO DAL TRASCORRERE LE MIE GIORNATE CON L’ANSIA E TANTO RIMUGINIO MENTALE AL SENTIRMI SERENO E LEGGERO CON I MIEI PAZIENTI
Molti dei miei clienti del percorso #riprenditilatuavita, attraverso cui guido le persone che si prendono cura di un loro caro e che si sentono logorate e impotenti di fronti alla malattia, a smettere di rimuginare e a trovare la forza di accettarla per ritornare a vivere con serenità la propria vita, malgrado tutto, lamentano tanta ansia, che spesso si traduce in una mole enorme di pensieri negativi . Li capisco benissimo, perché quando ho iniziato a lavorare con le persone malate di demenza, non c’era giorno che andassi via da lavoro con un mal di testa impressionante. . Il motivo? . Appena entrato in reparto, partivano a raffica i miei pensieri: - E se cade? Guarda, che tra poco quel signore cade… - Quello sta male. E se sviene? E Se si sente male e sei da solo, che fai? - E se diventa aggressivo? E Se mi alza le mani e non me ne accorgo? Se mi prende alle spalle? . Non mi sentivo sfinito per il lavoro in sé, quanto per i miei pensieri . Come ho cercato di superare queste difficoltà? . Semplice: - Cercavo di rimanere appiccicato a quelle persone, che mi sembravano più a rischio; - Cercavo continuamente di tranquillizzarmi; - Cercavo di studiare il più possibile, per imparare le tecniche e le strategie utili in situazioni specifiche; - Cercavo di mantenere l’attenzione sempre al massimo . Risultato? . Un esaurimento, sia perché non riuscivo a tenere i ritmi e sia perché l’ansia e i pensieri non diminuivano, ma aumentavano, giacché ogni tanto qualcuno cadeva, diventava aggressivo oppure stava male . Se anche tu hai la mia stessa difficoltà e usi le stesse strategie, ti spiego perché queste tue tentate soluzioni falliscono e soprattutto come puoi fare per superare questa tua difficoltà . Il mio problema fondamentale è che volevo tutto sotto controllo e cercavo ogni modo per soddisfare questo mio bisogno . Senza successo, ovviamente . Ho iniziato a stare meglio, ad avere meno ansia e quindi meno rimuginio, quando ho cominciato a lasciar andare questo mio bisogno e per un motivo importante: perché non posso avere il “controllo totale” di ciò che succede nella mia vita, pazienti compresi . Questa è una verità indiscutibile, ma accettarla è più semplice a dirsi che a farsi . Nella vita c’è sempre una parte di IMPREVEDIBILITA'. Punto! . Se anche tu vuoi liberarti dal rimuginio e ridurre il più possibile la tua ansia, accetta che non puoi avere il controllo su tutto, soprattutto sugli altri . E un’altra cosa che mi ha aiutato tantissimo è che ho iniziato a chiedere aiuto: finché credevo che tutto dipendesse da me è stato veramente tutto difficile. Quando ho compreso che si lavora in squadra, le cose sono diventate più semplici, ma non facili, ovviamente . Ti invito quindi a chiedere sempre aiuto e di non aspettare di stare male, avere un accidente o di grattare il fondo del tuo barile per farlo: ne gioverai tu, ma anche il tuo caro, perché sarete entrambi meno stressati . Quando sceglierai di mettere in pratica queste due strategie, accettare di non avere il controllo su tutto e di chiedere aiuto, ti accorgerai come per magia che, malgrado tutto, puoi comunque decidere di non essere controllato dai tuoi pensieri . E come dice Maya Angelou “Potresti non avere il controllo di ogni cosa che ti capita, ma puoi decidere di non essere controllato da ogni cosa” . Un abbraccio gentile .
Pietro
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